Il paziente si è presentato alla nostra osservazione con grandi problemi estetici e funzionali. Sono stati posizionati 4 impianti per costruire una protesi fissa avvitata provvisoria che ha portato per un lungo periodo circa 8 anni, poi finalmente ha deciso di fare il lavoro definitivo, chiedendo di non avere il foro passante in zona 12 e di migliorare l’estetica. Quindi abbiamo deciso di eseguire il lavoro con la tecnica OT Bridge con barra fresata in Cromo Cobalto, permettendoci così di ottenere un lavoro molto estetico e funzionale.

Al paziente sono stati posizionati 4 impianti circa 8 anni fa per risolvere il suo problema estetico-funzionale. La Sua richiesta è di avere una protesi fissa avvitata; dopo un periodo lungo di prova e varie modifiche, il paziente chiede di non avere il foro passante in zona 12 con uscita vestibolare e di ridurre le dimensioni dei denti, quindi sono state prese le impronte definitive e colati i modelli.

Nuove frontiere della protesi fissa su impianti
Nuove frontiere della protesi fissa su impianti
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Dopo la registrazione occlusale è stato fatto il montaggio denti, che poi è stato provato nel cavo orale per ottenere l’estetica e la funzione richiesta dal paziente.

Nuove frontiere della protesi fissa su impianti
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Dopo la conferma da parte del paziente che quello che è stato fatto rispecchia le sue richieste, si è deciso di eseguire una struttura con tecnica OT Bridge che permette di avere una struttura fissa avvitata passiva, con la possibilità di non mettere qualche vite, così da evitare di avere fori passanti nelle zone più estetiche, quindi al posto dei Mua sono stati posizionati degli attacchi Equator.

Nuove frontiere della protesi fissa su impianti
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Nuove frontiere della protesi fissa su impianti
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Sono state poi eseguite le scansioni del modello master, del montaggio denti e degli scan abutment. Si è fatto il progetto al Cad / Cam dentale, valutando posizione dei denti, posizione degli impianti e spazi a disposizione, cercando di eliminare il foro passante in zona 12.

Nuove frontiere della protesi fissa su impianti
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Il file è stato inviato al centro di produzione ed è stato fresato con Magnum Splendium di Mesa Italia, lega che permette di ottenere una struttura molto rigida, anche con strutture con spessori sottili e di avere una lega molto compatta che si lucida perfettamente, così da evitare problemi di attecchimenti della placca e con i tessuti attorno alle connessioni.

Nuove frontiere della protesi fissa su impianti
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Arrivata la struttura, è stata controllata e provata sul modello, inserendo prima i Seeger nelle connessioni.

Nuove frontiere della protesi fissa su impianti
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La struttura è stata quindi provata anche nel cavo orale e una volta confermata la sua posizione è stata rispedita in laboratorio per la finalizzazione che tramite delle muffole è stata resinata con materiale dedicato.

Nuove frontiere della protesi fissa su impianti
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Sono stati inseriti i Seeger e riprovate sul modello e consegnata allo studio.

Nuove frontiere della protesi fissa su impianti
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In studio sono stati avvitati gli attacchi Equator nel cavo orale.

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La protesi viene avvitata utilizzando solo le 3 viti e non quella in zona 12, evitando così di avere il foro passante così antiestetico.

Nuove frontiere della protesi fissa su impianti
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Finalmente il paziente è soddisfatto del risultato estetico e funzionale.

Nuove frontiere della protesi fissa su impianti
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Aver utilizzato la tecnica OT Bridge con sistemi Cad Cam dentale e barra fresata in Cromo Cobalto ci ha permesso di ottenere una protesi molto estetica, evitando di fare il foro passante in zona 12 e molto precisa, oltre che passiva grazie ai Seeger e alla struttura fresata in metallo, garantendo anche costi contenuti.


Carlo Borromeo Mesa Italia Carlo Borromeo termina gli studi di odontotecnica nel 1983 e avvia la sua attività nel 1988. Si specializza nella costruzione di protesi su impianti, anche con sistemi Cad / Cam, oltre a diventare esperto di merceologia e ceramica. È stato relatore in numerosi convegni in Italia e all’estero, oltre a essere autore di pubblicazioni nazionali ed internazionali. Collabora attivamente con alcune università italiane, si occupa di ricerca nell’ambito del Cad / Cam, oltre a essere relatore ufficiale Mesa Italia.

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